Per strada, a casa, a scuola e a lavoro: tutti noi usiamo di continuo le bottiglie di plastica, proprio perché sono molto pratiche da portare in giro e, inoltre, basta schiacciarle e gettarle direttamente nell’apposito contenitore. Differenziare correttamente le bottiglie fatte in plastica è importante, in primis, per la salvaguardia del nostro ambiente.
Siamo tutti ormai a conoscenza del forte impatto che questo materiale può avere sul nostro Pianeta Terra. I mari, soprattutto, sanno benissimo quanto anche un solo pezzo di plastica possa essere dannoso per gli abitanti del mondo subacqueo; ed, inoltre, ci vuole davvero tanto tempo prima che la plastica venga smaltita. Quindi, vediamo che cosa ci consiglia la casalinga sul riciclo delle bottiglie di plastica:
Ecco come la casalinga ricicla le bottiglie di plastica:
Il metodo di riciclo della casalinga prevede innanzitutto di suddividere le nostre bottiglie in plastica in base alla colorazione del materiale, in quanto diverso colore indica diverse componenti nel materiale. Di seguito, si toglia il tappo e si schiaccia la bottiglia rendendola sottile, quindi diminuendo il suo spessore e non dall’alto verso il basso come siamo soliti fare.
Dopo aver fatto uscire tutta l’aria, mettiamo il tappo per non farla rientrare. Il tappo e la carta intorno possono essere tenute, in quanto in sede di riciclaggio verranno ugualmente separate. Tuttavia, il consiglio è di rimuoverle preventivamente così da facilitare il processo successivo. Infine, le bottiglie si devono inserire in normali sacchetti di plastica biodegradabili.
Riciclare le bottiglie di plastica: altri consigli
Quando ricicliamo le bottiglie di plastica, non è strettamente necessario sciacquarle all’interno, specie se il loro utilizzo era destinato a contenere l’acqua. Se, invece, il liquido fosse stato di diversa natura, allora magari una sciacquata preventiva sarebbe stata più plausibile. Per fare un riepilogo, il metodo della casalinga prevede di:
- Separare le bottiglie per colore;
- Sciacquare se il contenuto è diverso da acqua;
- Appiattire riducendo lo spessore;
- Mettere il tappo;
- Riporre nei sacchetti di plastica biodegradabile;
Il consiglio è di accumulare meno bottiglie possibile e di prediligere, invece, altri materiali come il vetro che sono più ecosostenibili. Ovviamente, il sacchetto deve essere gettato nell’apposito contenitore in giornate ed orari stabiliti da ogni Comune. In tempi odierni, tantissime città, anche quelle con meno abitanti si sono abilitate a ridurre la dispersione di queste bottiglie.
In particolare, hanno inventato delle machine che utilizzano un sistema molto particolare: inserendo all’interno delle bottiglie di plastica, la macchina restituisce indietro un tot di centesimi che potranno essere riutilizzati per comprare nuovamente l’acqua, o come meglio si crede. Così facendo, si debella il problema della dispersione della plastica in giro per le città.