L’oleandro, o Nerium oleander, è una delle piante ornamentali tra le più diffuse nel nostro paese. Si tratta di una pianta che non richiede cure eccessive e se ne annoverano diverse varietà. Oltre che nei giardini privati viene anche utilizzata come pianta ornamentale anche in constesti pubblici e non è raro trovarla in autostrade e città. Ha l’aspetto di un piccolo albero e si adatta con facilità a terreni diversi. Volendo è possibile coltivarlo anche in vaso data la sua grande adattabilità a climi differenti.
La potatura consente di tenerne sotto controllo crescita e salute. Infatti, questa operazione ha il duplice scopo di regolare le zone che vogliamo far crescere in maggioranza e di aiutare a riprendersi quelle che magari possono risultare malate o indebolite. Inoltre, è possibile dare delle forme che vadano a migliorare l’estetica della pianta e il contrasto che andrà a creare nel nostro giardino quando vista nell’insieme generale.
Il periodo migliore per la potatura
Molto spesso si rimane incerti su quale possa essere il periodo più indicato per la potatura. Bene è ricordarsi che ogni pianta ha il proprio tempo per quanto riguarda questa attività e molto spesso essa coincide tra settembre e ottobre, dunque tra la fine del periodo estivo e quello della stagione autunnale. Si tratta del momento post fioritura per l’oleandro e bisogna assicurarsi che si porti a termine prima della fase di gemmazione ovverossia quando la pianta produrrà nuove foglie.
L’oleandro è una pianta velenosa in tutte le sue parti, dai fiori alle foglie, e dunque bisogna prestare attenzione quando si decide di effettuarne la potatura, specialmente se decidete di farla da voi. Chiaramente è sempre meglio affidarsi ad esperti del settore ma nel caso vogliate pensarci in autonomia ecco cosa fare per non rischiare di incorrere in spiacevoli situazioni.
Potatura: ecco cosa fare
Innanzitutto prendete in seria considerazione l’acquisto di materiale protettivo adeguato, qualora non lo abbiate già a disposizione. Dei semplici guanti usa e getta andranno benissimo, o in alternativa dei guanti lavabili da giardinaggio. Una volta finite le operazioni di potatura, infine, ricordatevi di pulire accuratamente tutti gli attrezzi che avrete utilzzato per tale scopo.
- Utilizzate delle cesoie da giardinaggio
- Potete aiutarvi con una scala all’occorrenza
- Usate delle forbici da giardinaggio per i rami più vicini
Potrete utilizzare le cesoie per eliminare i rami più alti e le forbici per quelli più bassi; nel caso potete anche fare uso di una scala, facendo attenzione, meglio se facendovi aiutare da qualcuno che ve la tenga stabile quando salite. Non appena siete pronti potete cominciare dai rami più semplici ricordandovi di eliminare dapprima fiori secchi e steli ormai sfioriti che vanno a affaticare la pianta. Tagliateli a circa 1/3 della loro lunghezza.
Oltre che per alleggerire la pianta, questa operazione servirà anche a dargli l’eventuale forma che preferite, dunque lavorate con un immagine ben precisa in testa. Se avete dei dubbi potete sempre chiamare e chiedere consigli ad un esperto prima di cominciare e ricordate che, qualora decidiate di lavorare a mani nude, o nel caso vi finiscano residui di veleno (che potete trovare nella linfa, foglie e fiori) addosso, di lavarvi accuratamente e il più presto possibile.