Il radicchio è un tipo di cicoria, facilmente riconoscibile sia dal sapore, che risulta leggermente amarognolo, sia per via del suo colore rosso intenso. E’ un ortaggio tipico della cucina italiana, che è versatile, adatto quindi non solo per arricchire le nostre insalate più elaborate. Diciamo che risulta essere un’ottima alternativa per quanti hanno difficoltà a digerire la lattuga.
Ma come fare per mangiare il radicchio in modo sempre diverso, purché non stanchi il suo sapore? Considerando quindi questo dettaglio, analizziamo anche che il radicchio per essere mangiato sempre fresco si può anche coltivare direttamente nel nostro giardino e cerchiamo così come poterlo avere sempre a disposizione, nel corso di tutto l’anno.
Il radicchio e tutte le sue proprietà nutritive
Il radicchio lo si trova spesso nella forma di cavolo, dopo le sue foglie si incappucciano l’uno sull’altra, garantendo che la parte interna sia quella più tenera e anche più gustosa. Lo si può mangiare sia cotto che crudo, senza alcuna differenza in quanto ad elementi nutritivi, ma tutto ovviamente dipende dalla varietà che preferiamo.
E’ un ortaggio davvero molto salutare, che contiene una grande quantità di vitamina C o anche noto come acido ascorbico, fibre e potassio; ma soprattutto tantissima acqua. E’ quindi così spiegato il motivo per cui si può inserire abilmente in qualsiasi dieta, anche dimagrante. Ovviamente, va sempre associato a un altro ortaggio per poter avere un bilanciamento dei benefici.
Ecco i passaggi per coltivare il radicchio da soli
Considerando che dal punto di vista botanico, il radicchio appartiene alla famiglia delle asteraceae e al genere cichorium, si deve anche considerare che presenta anche numerose varietà, tutte commestibili, ma con finalità e utilizzi tra i più disparati, distinguendole anche per gusto e aroma, oltre che per colore e varietà; per cui abbiamo:
- il radicchio rosso: come quello di Treviso, di Chioggia e di Verona, che sono a cespo chiuso e con la foglia tendenzialmente allungata
- il radicchio variegato, generalmente con un colore tra il verde e il giallognolo, con punti rosso-violacei, con cespo aperto: il più noto è quello di Castelfranco
- il radicchio verde, che si riferisce a tutti gli ortaggi che sono intesi come cicoria, e tra questi c’è il radicchio verde Pan di Zucchero, con forma allungata e larghe le foglie, e a cespo chiuso
Per coltivare il radicchio non c’è bisogno di molte accortezze, se non quella legata alla scelta del terreno che deve essere acido e ricco di proprietà nutritive. La semina deve avvenire in primavera (da marzo a maggio) e in estate (da luglio a settembre). Essendo un ortaggio che cresce e fiorisce in estate è utile annaffiare spesso, senza lasciare mai il terreno troppo asciutto e secco.
Di solito, infine, la raccolta può essere fatta dopo circa 90-120 giorni dalla semina, quando le teste del radicchio sono ben formate e si aprono le foglie protettive esterne. Per raccogliere il radicchio, è utile tagliare alla base della pianta, evitando così di strappare perché può produrre un danno alle radici. Per il resto, tutto sta nella cura del terreno che deve essere privato dalle erbe infestanti.