Quanto sono buoni i pomodorini, quelli piccoli che si avvicinano perfettamente a tutte le esigenze di adulti e piccini e che possono essere utilizzati per dar vita a preparazioni genuine e sostanziose? Sicuramente un prodotto del genere va valorizzato in quanto dobbiamo trattarlo al meglio al fine di esaltarne il gusto e anche le proprietà organolettiche.
I pomodorini trovano un grande consenso in ogni settore ed è per questo che in Italia esistono davvero tantissime coltivazioni dedicate a questo prodotto della terra. Se anche tu vuoi dar vita a questo tipo di coltivazione continua la lettura di questo articolo, poiché nelle prossime righe ti riveleremo il consiglio del giardiniere che ti permetterà di capire come coltivare i pomodorini.
Le proprietà dei pomodorini
Quando parliamo di pomodorini ci riferiamo ad una particolare varietà della specie più gettonata, il pomodoro, in quanto l’unica cosa che cambia sono proprio le dimensioni, le quali appaiono molto inferiori rispetto alla connotazione originale. Questo significa che il frutto o l’ortaggio in questione è uguale a quello più grande e presenta quindi le stesse proprietà sia da un punto di vista fisico che organolettico.
Possiamo quindi dire che i pomodorini hanno il loro peso all’interno della dieta, in quanto si tratta di prodotti che contengono una grande percentuale d’acqua, ma anche di grassi, proteine, fibre e vitamine. Grazie alla presenza di sostanze come ferro, selenio, zinco e calcio riescono poi ad appagare tutto il bisogno di sali minerali di cui l’organismo ha necessità per portare a termine le operazioni quotidiane. Il pomodoro, inoltre, disseta e favorisce la diuresi, ma pare avere delle importanti azioni anche sul sistema digestivo e sul funzionamento dell’intestino.
Il consiglio del giardiniere per avviare la coltivazione dei pomodorini
Tra le varietà più diffuse di pomodorini dobbiamo citare il ciliegino e il datterino, ovvero quei pomodori più piccoli che risultano essere estremamente presenti al supermercato o al mercato. Per fortuna però, se ne abbiamo lo spazio, possiamo mettere in piedi una coltivazione personale che ci garantirà la possibilità di beneficiare dei nostri pomodorini, in maniera del tutto autonoma. Per coltivare i pomodorini dobbiamo sapere che:
- Il suolo deve essere drenato e trattato con letame
- Bisogna procedere alla semina del pomodorino quando non esiste il rischio di gelate
- Le buche non devono essere troppo profonde e devono contenere più di un seme al loro interno
- L’irrigazione deve avvenire quotidianamente fino a quando la pianta non riuscirà a germogliare
Come primo consiglio dobbiamo citare la necessità di avvalerci di un terreno ricco di nutrienti e ben drenato che dovremo trattare con del letame in quanto sono proprio questi gli elementi che garantiranno la crescita del pomodorino. Per quanto riguarda la semina, invece, deve avvenire in un periodo dell’anno che non preveda gelate, in quanto questo fenomeno potrebbe compromettere la crescita della pianta di pomodoro.
Non dovremo far altro che creare delle piccole buche non troppo profonde all’interno delle quali seminare 2 o 4 semi, i quali andranno poi ricoperti con il terreno. Fino a quando la pianta non germoglierà dovremo procedere ad innaffiarla con quotidianità e costanza, ma quando avvertiremo la presenza delle prime foglie dovremo ridurre l’annaffiatura e soprattutto riversarla nei confronti del suolo e non della pianta, le cui foglie potrebbero danneggiarsi e marcire.