Come piantare i carciofi: i 3 consigli della nonna dal pollice verde

Vera e propria regina delle tavole italiane e non solo, la pianta del carciofo è anche una delle più apprezzate per la grande presenza e duttilità delle proprie foglie, che costituiscono la parte edibile più amata in senso generale, dalla quale si ricavano piatti dalla grande presenza nutrizionale oltre che da utilizzi più disparati. L’Italia è un grande produttore di carciofi, fattore incentivato dall’ottimo clima di cui dispone il Bel Paese.

Ma come piantare adeguatamente i carciofi? E’ una specie molto interessante da produrre anche perchè la varietà è ampia e possiamo scegliere quella che più ci aggrada, in quanto può crescere in qualsiasi condizione di clima sufficientemente mite, e soprattutto stabile. Non è la pianta però più semplice da mantenere ma non è affatto così difficile. Come piantare i carciofi?

Cose da sapere

Questo è possibile impiegando vari metodi, dalla semina pura, che però richiede più tempo, fino all’utilizzo dei polloni, ossia le estremità che crescono durante lo sviluppo della pianta oppure utilizzando gli ovuli che si trovano all’interno della pianta. E’ una specie pluriennale, in quanto una carciofaia può durare diversi anni, fino a 10 se adeguatamente conservata.

La produzione quindi può diventare a dir poco interessante, nelle giuste condizioni, possiamo seminare i carciofi già nel semenzario tra febbraio e la primavera oppure trapiantare le piantine o utilizzare i polloni a primavera inoltrata, ricordando che con l’estate piena la pianta va in una sorta di riposo vegetativo per preservare la propria salute.

I consigli di coltivazione

Qualsiasi sia il terreno deve essere ben esposto e se abbiamo scelto di piantare i carducci (ossia i polloni) ad almeno una decina di cm di profondità ma non di più, il terreno deve essere stato adeguatamente zappettato ad almeno 40 di profondità ed arato, ricordando di aggiungere una buona composizione a base di concime, letame o stallatico.

  • Possiamo piantare come detto sia in primavera che subito dopo l’estate
  • La specie resiste abbastanza bene al freddo ma sotto i 0 gradi arresta la propria crescita

Il periodo di dormienza può subentrare anche in altre stagioni oltre all’estate, e questo accade soprattutto in prossimità di scarsità di acqua, è una specie che ha bisogno di una buona irrigazione, non troppo frequente ma neanche troppo rarefatta, abbastanza da lasciare il terreno (non bagnare le piante) sempre solo leggermente umido, specie in estate.

Il carciofo va raccolto esclusivamente tagliandolo ad alcuni cm dal fusto, lasciando però qualche centimetro di stelo, sviluppando un taglio trasversale. Da ricordare nel mese di luglio di eliminare gli ovuli che possono essere utilizzati per nuove piante mentre i carducci vanno eliminati durante l’autunno o inizio inverno (questi possono essere anche mangiati).

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