Ogni persona è diversa da un’altra per molteplici caratteristiche, che siano fisiche oppure mentali. Il QI rappresenta il quoziente intellettivo ed è uno degli elementi che differenziano un essere vivente. Tutti, almeno una volta nella vita, hanno pensato di svolgere il test per misurare il proprio e avere un calcolo preciso.
Per questo motivo, oltre a conoscere la storia e le caratteristiche di questa valutazione, è importante concedersi qualche minuto per esplorare in qualche modo il proprio cervello e fino a dove la nostra intelligenza possa arrivare. Approfondiamo meglio l’argomento e vediamo quali sono le domande alla quale rispondere per ottenere il risultato.
Che cos’è il quoziente intellettivo?
Il QI è l’acronomico che indica il quoziente intellettivo, sviluppato nel 1912 fa dallo psicologo William L. Stern. Per comprendere la comprensione dei bambini, si è arrivati a capire che il quoziente intellettivo non si basa solo sull’età del soggetto bensì da un insieme di caratteristiche determinanti che ne determinano il risultato.
Questo indicatore numerico definisce il funzionamento cognitivo di ogni persona e si calcola attraverso alcuni test, con domande che aiutano a identificare il valore da assegnare per le prestazioni cognitive. Il tutto viene confrontato in base all’età, alla cultura di appartenenza e all’area geografica di residenza per poi convertire i valori grazie a tabelle apposite.
Calcola il tuo QI: come fare il test
Dalla primaria misurazione, questa si è poi evoluta nel tempo in considerazione delle variazioni nello sviluppo dei soggetti a livello mondiale. Ovviamente, gli strumenti in dotazione hanno in comune la medesima cornice teorica di riferimento per poter arrivare ad un risultato corretto, che possa identificare la persona e il suo quoziente intellettivo:
- Concetto di QI come misura in relazione all’età;
- Prove differenti di difficoltà crescente;
- Nozioni medie e numeriche.
I test che vengono sottoposti ai soggetti interessati vanno eseguiti in modalità psicometrica, proprio per garantire al meglio una valutazione corretta e lineare. Ci sono dei test standard che richiedono ai partecipanti di rispondere alle medesime domande per verificare che se le risposte siano o meno uniformi e conformi. Non è tutto.
Ci sono dei test denominati validi, con la richiesta di un alto grado di precisione in merito a ciò che si desidera minusare. Poi ci sono gli attendibili che possono essere di costanza nel tempo in merito ai risultati. È importante che i test vengano effettuati solamente da psicologi professionisti del settore che hanno effettuato l’esame di stato.