Bere riduce la pressione sanguigna e quindi ci permette di regolamentare al meglio i vari sintomi dell’ipertensione arteriosa, che è molto più frequente e comune di quanto non possiamo pensare. Per questo motivo è molto importante ricordarsi di procedere abbastanza frequentemente con una corretta idratazione, che è semplicemente fondamentale, lo è ancora di più per chi soffre di questo disturbo.
La pressione sanguigna troppo elevata e fuori controllo comporta sintomi molto conosciuti, apparentemente scollegati ma che tutti sono incentivati proprio dalla eccessiva “spinta” con la quale il sangue confluisce e viene trasportato attraverso le arterie, i più compresi e diffusi sono vista annebbiata, palpitazioni, affaticamento percepibile, capogiro ed anche perdita di sangue dal naso. Come e quando bere acqua per abbassare la pressione alta?
Quanta acqua al giorno bere?
Va specificato che la pressione alta è una condizione che si presenta una diffusione non per forza legata ad una malattia, e può essere anche una forma di reazione dell’organismo a diverse tipologie di situazioni, ad esempio una condizione di colesterolo alto, diabete, iperglicemia necessitano una idratazione spiccatamente più frequente e sensibilmente più elevata.
Mediamente un organismo maschile ha bisogno di almeno 1,6 litri d’acqua al giorno, che possono diventare 2 litri durante l’estate o in condizioni di ipertensione cronica come detto, diagnosticabile come elemento a se stante, oppure in relazione ad altri disturbi. Le donne possono restare tra i 1,5 ed i 1,8 litri d’acqua al giorno. Ma quando pere acqua per ridurre l’ipertensione arteriosa?
Quando bere per ridurre la pressione?
Non vi è per forza un momento specifico ma è meglio farlo quando con maggior frequenza durante fasi specifiche ad esempio quelle immediatamente successive ai pasti principali oppure durante una condizione di rilassamento, ad esempio subito prima di andare a dormire o di riposare. Va ricordato che alcuni elementi favoriscono la pressione alta.
- Una condizione sedentaria
- Sovrappeso
- Il consumo di cibi ricchi di sodio / sale oppure quelli estremamente eccitanti come quelli a base di caffeina
Allo stesso modo è importante ricordare che non esiste una sola causa scatenante della pressione alta, esistendone di fatto due tipologie, quella primaria e secondaria (quella sistolica e diastolica, che sono evidenziate anche dallo strumento per misurare la pressione” conosciuto come sfigmomanometro), il tutto è dovuto molto generalmente a varie condizioni, pregresse, alimentari ma anche genetiche.
E’ una buona idea non “fare il pieno” in determinati momenti della giornata ma tenere accanto soprattutto quando siamo impegnati a fare qualcosa, una borraccia con acqua oppure altri elementi come thè, tisane, infusie quant’altro che possono migliorare l’apporto di acqua al giorno, condizione oramai sempre più considerata importante, anche in condizioni di pressione standard.